Teak Refitting Ad Olbia

A bordo niente è più elegante del teak: un legno con straordinarie qualità, molto resistente e longevo. Una manutenzione ordinaria corretta ne allunga la vita e lo rende affascinante per più tempo, ritardando quelle attività di refitting della coperta che si rendono necessarie dopo un lungo periodo di usura.

Refitting del teak Yacht SardegnaUna coperta in teak rende maggior fascino e prestigio alle barche, purché sia ben mantenuto, pulito e curato.
Quasi tutte le imbarcazioni fanno uso del teak nella coperta e la ragione è in primis estetica. Inoltre il teak ha doti di eccezionale resistenza meccanica e agli agenti atmosferici.

Pur essendo un legno piuttosto poroso, ha infatti le fibre impregnate da una speciale resina (la cui natura oleosa si percepisce anche al tatto) che lo rendono resistente all’acqua, callidità e alla salsedine, nonché immune da attacchi di insetti, parassiti e muffe.

È un legno inoltre facilmente lavorabile e che non risente delle escursioni termiche.

Manutenzione ordinaria del teak: qualche accorgimento ne allunga la vita

Nonostante la sua longevità, il tek non è immune da problemi di invecchiamento e usura derivanti dalla vita a bordo. È infatti soggetto ad ammaccature per urti dovuti alla caduta di oggetti o applicazione di carichi concentrati su piccole superfici. Inoltre soffre  i graffi e le incisioni, dovuti ad esempio da sassolini presenti sotto alle suole delle scarpe. Un altro nemico del teak sono le macchie di unto e olio provocate da resti di cibo, creme solari e gocce di carburante che lasciano inevitabilmente tracce indelebili sulla superficie del legno.
Per evitare tali problemi basta prendere alcuni accorgimenti:

  • controllare la suola delle scarpe
  • stendere teli o cartoni in caso di lavori in coperta
  • approntare protezioni in caso per esempio si carichi il fuoribordo o la zattera di salvataggio sul deck.

Un altro punto debole del teak è che soffre dei raggi solari con l’esposizione al sole. Questo fenomeno di ossidazione ne muta il colore, facendolo diventare ingrigendolo.Manutenzione del teak Pershing
Nonostante ad alcuni non dispiaccia questa colorazione che rimane comunque molto naturale, sarebbe bene coprire il legno con tendalino e cagnari quando l’imbarcazione è ormeggiata. In questo modo si protegge il teak e se ne contrasta l’invecchiamento.
A causa dello sporco e della pioggia il teak tende comunque ad inscurirsi.

Bisogna quindi lavare la superficie con accortezza e in maniera non aggressiva.
Il lavaggio deve essere effettuato con una spazzola a setole fitte, ma non troppo rigide, un detersivo a ph  neutro, acqua dolce o di mare se pulita.
È importante poi non sfregare nel senso delle venature: questo porterebbe a grattare via le fibre morbide e a evidenziare quelle dure. Occorre invece lavorare in maniera ortogonale alla fibra del legno senza rigare o consumare la superficie, compresi i comenti in gomma tra le fasce.

Quando è ora di rinnovare il teak?

Refitting TeakInevitabilmente, nonostante una manutenzione corretta del teak, arriva il fatale momento in cui non potete più stare a guardare il legno rovinato e dovete decidervi a intervenire. Tutte le imbarcazioni, che siano di piccole dimensioni o Superyacht, a vela o motore, dopo un certo periodo di tempo necessitano di essere rinnovate. Può arrivare anche il momento di dover ricorrere ad una manutenzione straordinaria della propria coperta in teak: necessità di eliminare la vecchia gomma tra le doghe, affondare e rigommare i comenti, chiudere le teste delle viti ecc..

 

Il Cantiere Isola Bianca ad Olbia è a disposizione per valutare insieme i lavori che ridaranno vita al tuo teak

 

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